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RARE BOOKS

PRISM INTERIORS - Piero Percoco

€140.00

July 2018
Edition of 500
16x21cm
64 pages
+ 16 pages hidden track
Hardover 2 color foil printing

ISBN 9788894895100

Edited and Designed by Jason Fulford

Piero non ama parlare di sé, non ama scrivere, si innervosisce solo al pensiero, dice che non gli riesce. A lui interessa solo fare le fotografie e lo capisco, per questo mi sono preso io la briga di presentarlo. Del resto non ci vogliono poemi per parlare del suo lavoro, basta scrollare infinitamente l’account Instagram (@therainbow_is_underestimated), senza nemmeno pensare.

Beh direte voi, e quindi?
Quindi c’è che oggi il campo dell’espressione artistica è strozzato dal cappio dei doveri: deve comunicare, deve giustificare la sovraesposizione di una generazione di creativi disoccupati, deve evangelizzare o salvare il mondo, tutte missioni che non fanno altro che renderlo di una noia mortale.
Io mi perdo in The rainbow perché non c’è niente di tutto questo, ci sono solo delle fotografie in quadrato, a colori, di un paesino del sud pieno zeppo di donne dai capelli tinti prese di spalle, anziani e bambini al mare, cibo ipercalorico preparato in casa, tavolini di plastica, pelati, tende, ciccioni, vicini, cani, nonna e sorella di Piero, saracinesche abbassate, vecchie auto.
Questo mondo, questa Sannicandro sterminata e piena di spunti, è costantemente illuminato da una luce calda, tipica delle latitudini del sud. Come fotografo credo che Piero sia nel suo Eldorado. La luce è il suo oro e Piero si muove ispirato e mai sazio alla ricerca della miglior superficie riflettente, il suo vero tesoro. Questa è la base. Ma c’è di più.
Piero, sa guardare, una caratteristica che implicitamente ci dice anche che sa narrare. E Piero, con la scusa della ricerca della luce perfetta narra il suo mondo interiore in cui si trovano in abbondanza: una certa spiritualità; la centralità della famiglia; le radici; il girovagare nervoso in cerca di quel qualcosa che non si sa cos’è ma c'è; le giornate morte e i tempi dilatati di un posto che non cambia mai e il bisogno di riscattarlo per non rimpiangere di non essere nati in California o a Figatalandia o chissà dove meglio che qui. In poche parole: il sud, l’Italia, noi.

#

Piero does not enjoy talking about himself, he doesn’t like writing, he gets nervous just thinking about it, he says he doesn’t manage.
He is just interested in taking pictures, and I understand him, that is why I will try to describe him. Anyways, there is no need to resort to poetry to contextualise his work. It is enough for you to scroll infinitely on his instagram channel (@therainbow_is_underestimated), without a further a do.
So, you might ask, what then?
Well, in a day and age where 
the field of artistic expression is evermore caught up in the loop of a multiplicity of duties: it has to communicate, it has to justify the overexposure of a generation of unemployed creatives, it has to evangelise and at times is even expected to save the world. All this, slowly forms an evermore boring creative landscape. I lose myself in Piero Percoco’s work, there is nothing of the aforementioned constraints, there are only square photographs, the colours of a small town in the south of Italy filled with dyed haired women, elderly people at the beach, children playing, hyper-caloric home cooked meals, plastic dining tables, curtains, bald people, fat people, neighbours, dogs, Piero’s grandma, his sister, lowered shutters and old cars.

(Ray Banhoff)

[Press]
su MINIMA ET MORALIA

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